Definizione fittizia (e completamente inventata da me) per una serie di libri che non sono propriamente di cucina o di ricette, ma che ci girano intorno. In commercio ci sono tanti bellissimi libri di storia della cucina, ma ogni volta che li leggo mi sembra di essere tornata all’università e mi viene spontaneo tirare fuori una matita e iniziare a sottolineare. Mentre c’è tutta un’altra parte di pubblicazioni che sono puramente romanzi, la maggior parte autobiografici, ma anche “fitcion”, appunto.
I miei preferiti:
Ruth Reichl è una delle mie autrici preferite: è stata una delle critiche gastronomiche più influenti degli Stati Uniti e ha scritto tre romanzi autobiografici (La parte più tenera, Confortatemi con le mele e Aglio e zaffiri, tutti pubblicati da Ponte alle Grazie) molto appassionanti: Aglio e zaffiri l’ho letto in un giorno! Il mix tra vita privata, ricette e avventure gastronomiche tra la California e New York è avvincente e affascinante.
Alice B. Toklas è l’autrice de Il libro di cucina, che racconta le sue avventure culinarie al segiuto d Gertrude Stein, la famosa scrittrice francese. Un libro divertente, piano di aneddoti sia culinari sia letterari, consigli, ritratti della vita quotidiana durante la seconda guerra mondiale.
P.S. Sullo sfondo della foto il mio micio, assonnato e infastidito da tutti i miei movimenti!
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