Tutto inventato, di sana pianta, dalla Piperita! Cioè, niente di nuovo, abbinamenti classici, ma alla faccia di quelli che ieri mi hanno detto, al lavoro, che la caponata non è abbastanza classica per i loro palati sopraffini (chiedo scusa per la piccola parentesi autorefenziale)…
Per la brisè alle mandorle:
200 g di farina
110 g di burro
30 g di mandorle in polvere
Sale
Per il ripieno:
100 g di zola naturale
80 g di ricotta di pecora
2 uova
100 ml di panna o latte
2 cucchiai di pecorino grattuggiato
Sale e pepe
2 pere
3-4 noci
Preparare la brisè: mescolare tutti gli ingredienti fino a ottenere una pasta compatta. Se necessario, aggiungere un po’ d’acqua. Lasciare riposare in frigorifero per 30 minuti.
Accendere il forno a 180° C.
Preparare il ripieno. Frullare tutti gli ingredienti TRANNE le pere.
Stendere la pasta in una sfoglia sottile, rivestire una tortiera di 24 cm e bucherellare il fondo. Versarvi il ripieno. Sbucciare e mondare le pere e tagliarle a fettine sottili. Disporle a raggiera sul ripieno. Sistemare al centro 3 o 4 noci.
Infornare per 25-30 minuti.
P.S. Il Francese, dopo aver visionato il post, consiglia questi due abbinamenti:
– Petit Chablis, Alain Geoffroy, 2004
– Touraine Alzay-Le-Rideau, Pascal Pibaleau, 2004
Comprati tutti e due quest’estate nelle cantine di produzione: persona stupenda Monsieur Pibaleau, un vignaiolo vero.
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