Pancakes per un’amica


Una cara amica mi ha scritto:

Tu che sei un genio della cucina, non è che hai una ricetta facile facile
(sono al livello di una bambina di 5 anni) per i pancakes?
e con cosa li guarnisco, dopo?

Tralasciando la sua pazza idea che io sia un genio in cucina (che non è assolutamente vero), le pancakes sono una di quelle delizie che anch’io ho scoperto ultimamente e che ho subito adorato! La ricetta perfetta l’ho trovata su un libro di Jamie Oliver (del quale non ho ancora parlato approfonditamente in questo blog, ma sta vicino a Martha e Nigella nel mio cuoricino, con in più che era anche un gran bel ragazzo quando era giovincello e all’inizio della sua carriera… Ma questa è un’altra storia!), Happy days with the naked chef. E visto che la mia amica sostiene di essere una neofita della cucina proverò a spiegarla nel modo più semplice e dettagliato possibile.

Per 2 persone (affamate)
3 uova
115 g di farina
1 cucchiaino di lievito
140 ml di latte
1 pizzico di sale

Dividere i rossi dai bianchi, mi verrebbe da dire come Audrey Hepburn in Sabrina, ma forse è meglio spiegarlo.
Prima di tutto servono due ciotole (o una ciotola e la ciotola del robot) e la vicinanza alla spazzatura, così da gettare i gusci senza sporcare nulla. Rompere leggermente il guscio dell’uovo sullo spigolo di una ciotola, dividerlo a metà, sopra la ciotola che avete scelto per gli albumi (la ciotola del robot) e, spostando delicatamente il tuorlo da una metà del guscio all’altra, fare scivolare tutto l’albume nella ciotola e mettere il tuorlo nell’altra. Continuare così anche con le altre uova.
Aggiungere agli albumi il pizzico di sale (aiuterà a montarli) e montali a neve: se usate il robot, azionatelo (con l’aggeggino per montare) fino a quando gli albumi non saranno diventati bianchi e fermi. Se usate le fruste a immersione, iniziate a montare. Per vedere se gli albumi sono montati bene esiste un solo modo (oltre che l’occhio, ma uno se ne accorge solo dopo un po’ di esperienza): prendere la ciotola e rovesciarla a testa in giù: se nulla cade avete fatto un buon lavoro!
Nella ciotola dei tuorli aggiungere la farina, il latte e il lievito e mescolate con la frusta fino a ottenere un composto liscio. A questo punto aggiungere gli albumi. Il modo migliore è aggiungerne prima una piccola quantità, amalgamandola dal basso verso l’alto molto delicatamente, così che il composto si abitui all’aggiunta. Unire il resto degli albumi e amalgamare con cura, cercando di non smontare il composto. E per non smontarlo bisogna mescolare SEMPRE dal basso verso l’alto , con calma, senza timore, abbastanza per amalgamare, senza cercare di mescolare troppo a lungo.
Scaldare un pentolino antiaderente, ungerlo con un filo d’olio di semi, versando l’olio nella pentola e togliendo l’eccesso con la carta da cucina. Versare un mestolo di composto nel pentolino caldo e lasciarlo cuocere finché non diventa dorato sui lati. A questo punto potete aggiungere della frutta a tocchetti (fragole, lamponi interi, nespole, pesche, quello che volete). Girare la pancake con l’aiuto di una paletta, cuocere per qualche minuto e mettere su un piatto. Continuare fino a esaurimento del composto.
Servire con dello sciroppo d’acero.

P.S. A onor del vero, queste delizie le ha fatte il Francese! Bravo, eh?

10 Comments

  1. Nancy

    Meraviglioso il riferimento a quella scena memorabile di Sabrina!!

  2. Amica impedita!

    Grazieeeeee! Grazie mille per aver esaudito questa mia richiesta!!
    Quando ho letto la ricetta all’inizio mi è venuto un colpo, ma poi ho tirato un bel respiro, mi sono concentrata e adesso mi sembra (sottolineo ‘mi sembra’ ) di aver capito!
    Ti farò sapere come è andata 🙂
    baci, S.

  3. Piperita

    @Amica impedita: se hai problemi, chiamami, mi raccomando!!!!!

  4. perec

    aspettavo questa. giuro, stavo aspettando una ricetta sui pancakes. piperità c’è.

  5. Francesca

    la frutta la devo aggiungere in padella quando sta cuocendo il pancake?
    Complimenti al marito:)

  6. Piperita

    @Francesca: sì, sì, prima di girarla!!!! Ovvio che i lamponi, nel nostro caso li abbiamo messi dopo…
    ;-))

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