Cosa fare in una domenica con un sole splendente, ma con un vento da portare via il Duomo e con sei gradi al massimo?
Beh, io cucino… Leggo anche, tra un passaggio e l’altro…
E oggi mi è ricapitato l’occhio su un libro che mi è stato regalato tempo fa dai miei suoceri: Le Piment d’Espelette. Vivono in una regione agricola del sud-est della Francia (l’Aveyron), e lo coltivano nel loro orto (insieme a tantissime altre prelibatezze, come una decina di varietà differenti di pomodori e altrettante di zucche e zucchine) e un anno mi hanno fatto dono di un barattolino di questo peperoncino essiccato. Ho pensato che era giunto il momento di usarlo!
Per la lezioncina sul prodotto, vi rimando al loro sito…
Per la pasta di pane:
1 cubetto di lievito di birra da 25 g (o un pacchettino di lievito di birra liofilizzato)
1 pizzico di zucchero
400 g di farina
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
250 ml di acqua tiepida
Per il ripieno:
10 acciughe sotto sale
4 cipollotti
Timo
Peperoncino di Espelette (o peperoncino normale)
Olio extra vergine di oliva
Fare la pasta di pane. Sciogliere il lievito di birra nell’acqua tiepida, aggiungere lo zucchero e lasciarlo riposare per 5-10 minuti, fino a quando schiumerà in superficie. Per il lievito liofilizzato, seguire le istruzioni sulla confezione.
Aggiungere la farina, il sale e l’olio e impastare fino a che non avreste un composto liscio e solo leggermente appiccicoso (se dovesse risultare troppo bagnato, aggiungere altra farina).
Lasciare riposare e gonfiare in una ciotola unta d’olio, coperta con uno strofinaccio bagnato, in un luogo caldo. Un volta che la pasta avrà triplicato il suo volume (ci vorranno 1 o 2 ore, dipende dalle condizioni climatiche), dargli un pugno (sì, sì!), impastarla velocemente e rimetterla a lievitare.
Giunta alla seconda lievitazione (altre 2 orette), è pronta per essere usata.
Dissalare le acciughe, pulirle e tagliarle a pezzi di media grandezza. Affettare finemente i cipollotti.
Ungere con l’olio una teglia di 26 centimetri di diametro.
Dividere la pasta in 11 pallotole tutte uguali (dico 11, perché tante me ne sono uscite da questo quantitativo di pasta, ma anche se ve ne vengono 12 o 10 non muore nessuno, basta che riempiano la tortiera!).
Stendere un pallina con le mani, formando un cerchio dello spesso di qualche millimetro. Adagiarvi al centro qualche pezzetto di acciuga, qualche fettina di cipollotto, un po’ di timo e un po’ di peperoncino. Arrotolare la pasta sopra il ripieno, formando un cannoncino, arrotolarlo a sua volta a spirale. Continuare così fino all’esaurimento degli ingredienti. Adagiare ogni spirale nella teglia, a cerchi concentrici: dovrebbe venirvi un cerchio esterno e poi avere lo spazio per tre spirali centrali.
Lasciare lievitare ancora per un paio d’ore.
Ungere la superficie con un po’ d’olio e infornare, in forno molto caldo, per 20-25 minuti o finché la superficie non sarà dorata.
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